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Diabete: Amd-Sid-Sie, cure innovative anche dai medici di base

Medicina Generale Redazione DottNet | 24/06/2020 17:20

Le società scientifiche: saranno applicate le stesse condizioni degli anticoagulanti

Anche i medici di medicina generale potranno prescrivere, in regime di rimborsabilità, i nuovi farmaci anticoagulanti orali. Il via libera dato da una determina dell'Aifa (l'Agenzia italiana per il farmaco) è stato accolto con favore dall'Amd (l'Associazione medici diabetologi), dalla Sid (la Società italiana di diabetologia) e dalla Sie (la Società italiana di endocrinologia) che "auspicano quanto prima il raggiungimento di una condizione analoga anche per quanto concerne i farmaci innovativi per la cura del diabete mellito". "Nel periodo dell'emergenza Covid-19 appena trascorso, il rilascio dei Piani terapeutici avrebbe comportato la presenza fisica dei pazienti presso gli ambulatori di diabetologia, aumentando così il rischio di diffusione del contagio - dicono le tre società scientifiche - Oggi l'opportunità che i medici di medicina generale possano prescrivere in regime di rimborsabilità le terapie innovative per il diabete resta cruciale per tutte le ragioni che erano già valide prima della pandemia. Prima fra tutte la necessità di concorrere in modo sostanziale al superamento delle disparità di accesso ai farmaci innovativi ancora evidenti nel nostro Paese.

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Una non pari opportunità di cura, spesso su base regionale, che dipende non solo dalle differenti politiche di rimborso delle terapie adottate dalle singole Regioni, ma anche dall'impossibilità della prescrizione in regime di rimborsabilità dei 'nuovi' farmaci da parte della medicina generale". Amd, Sid e Sie spiegano come sia "fondamentale" che "i medici di famiglia 'salgano a bordo' con un ruolo più attivo nella presa in carico della persona con diabete, secondo un nuovo modello di gestione integrata basato sul 'triage della fragilità' della persona con diabete". Le tre società scientifiche propongono che lo specialista diabetologo sia "il regista del percorso di cura, con il compito di inquadrare la persona con diabete alla diagnosi e l'incarico del periodico triage della fragilità" e che il medico di medicina generale sia "il più vicino punto di riferimento per la persona con diabete quando il suo percorso terapeutico non preveda alta intensità di cura". 

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